Ciao sono Skim… eccomi qui!

Sono nato a Firenze e cresciuto nella periferia di Scandicci, dove è nato Benozzo Gozzoli e dove aveva la casa di campagna Lorenzo Ghiberti. Ho imparato a conoscere il mio territorio, andando in bicicletta tra campi e fabbriche e proprio in questo contesto semiurbano è nata la mia arte, un mix tra caos e armonia, tra il grigio delle fabbriche, il verde delle colline e il blu del cielo sopra la mia testa; ma mi mancava qualcosa e quel qualcosa lo trovavo nei viaggi all’estero e nel mare della Maremma, durante le vacanze estive con i miei genitori e i miei nonni e, proprio all’epoca, ricorda sempre mia mamma, avrò avuto 5 o 6 anni, già disegnavo barchette che firmavo e regalavo ai vicini di ombrellone.

Crescendo mi divertivo a dipingere le biciclette con le bombolette spray ed il passaggio tra un telaio arruginito e un muro è stato breve. La passione per i fumetti, soprattuto Topolino e il Giornalino, mi ha spinto a provare a copiarne i disegni e in Disney e Jacovitti mi ci sono ritrovato fin da subito, li sentivo parte di me e del mio stile che si stava formando. La semplicità del tratto e i colori netti mi stimolavano a creare i miei personaggi, ovviamente la mia generazione è stata influenzata anche dai cartoni animati, che negli anni ‘90 erano veramente il top e non posso dimenticarmi i personaggi di Andrea Pazienza! Non ho mai piu smesso di disegnare, volevo fare l’artista, volevo dipingere sui muri, volevo entrare in casa della gente e sognavo che in tutto il mondo ci fosse una parte di me.

Il mio sogno di fare il pittore mi ha portato ad aprire, nel 2008, un piccolo studio d’arte a Scandicci, dove mi occupavo di grafica, decorazioni, copie d’autore e graffiti, ma dopo neanche tre anni la crisi mi ha costretto a chiudere.

Per qualche anno sono stato anche titolare dell’azienda di famiglia e questo mi ha permesso di sopravvivere e di coltivare la mia passione, così da ricavare, all’interno del capannone dell’azienda, una piccolo spazio, una sorta di studiolo, dove ho potuto continuare a dipingere, portando avanti così la mia arte e trovando, a poco a poco, il mio stile che si faceva largo, di quadro in quadro, di mostra in mostra, sul territorio: stavano nascendo i “Kaos Armonici” e il concetto di “Skimmare”. Sono passati alcuni anni e nel 2018 sono riuscito ad aprire un nuovo studio, molto più grande e più accogliente, ma sempre nella mia periferia, sempre nel caos delle fabbriche, ma con un po’ di verde.

In questi 15 anni di studio, di graffiti e di mostre, ho la soddisfazione di pensare che quel sogno adolescenziale di entrare, con la mia arte, nelle case delle persone e a giro per il mondo, si stia realizzando.

Dalla periferia fiorentina al 5PTZ di New York e dai bar cittadini alle personali nei Palazzi Storici, passando per le collaborazioni con associazioni culturali e sociali, dove ho lavorato con persone affette da disabilità fisiche e psichiche,  fino all’educazione dei bambini attraverso la bomboletta, ne ho viste di tutti i colori… e proprio di questo stiamo parlando, dei colori che animano i miei dipinti, tanto da dare vita a quello che è diventato il mio motto: “In Color We trust!”. Un motto che nasce qualche anno fa, guardando il retro di una banconota da un dollaro, ho letto la scritta “IN GOD WE TRUST” posta tra la piramide e l’aquila americana ed ho pensato quanto importanti fossero i colori, tanto da adorarli.

Il colore, oltre alle mie forme, è ciò che ha dato vita al Kaos Armonico, esso è il mio stile, si può dire da sempre, si è definito pian piano e si è evoluto, sempre di più, durante la mia ricerca. L’intricarsi delle linee fatte a matita, pennarello o spray genera il kaos, mentre il colore crea l’armonia e rende tutto omogeneo e armonioso. Nelle mie opere cerco di far perdere lo spettatore tra le mille forme che si creano, andando a nascondere dettagli o messaggi, mentre il tutto si muove, si sposta o appare, come per magia, in una specie di sogno, un’avventura onirica verso altri pianeti, verso la luna.

Sono molto legato alla luna, la si ritrova in quasi tutte le mie opere, mi affascina da sempre, mi chiama ed ha una forma pazzesca, soprattuto quando non è piena; sembra mancare qualcosa e quel qualcosa cerco di colmarlo con delle forme per riportarne l’equilibrio e lì vado a creare, ad esempio, il kaos armonico notturno, con la prevalenza del colore nero. Nei miei quadri non esiste la luce naturale, ogni forma ha una luce propria che vuole emergere e farsi vedere e le forme che metto, anche se non sembra, sono inserite con precisione, frutto della mia costante ricerca.

La ricerca è infinita nel creare i miei kaos armonici, uno stile che mi ha reso riconoscibile, sia sui muri che sulle tele, è il mio kaos, è la mia armonia, è il mio segno… è la mia vita.

Hi I’m Skim – here I am!

I was born in Florence and I grew up in the suburbs of Scandicci, where Benozzo Gozzoli was born

and where Lorenzo Ghiberti had his country house. I learned about my district by riding my bicycle

between fields and factories and it was in this semi-urban context that my art was born, a mix of

chaos and harmony, between the gray of the factories, the green of the hills and the blue of the

sky above my head; but I was missing something and I found that something in my travels abroad

and in the sea of the Maremma, during summer vacations with my parents and grandparents.

Even in those days, my mom always remembers, I must have been 5 or 6 years old, I used to draw

little boats that I signed and gave to my umbrella neighbors.

Growing up I enjoyed painting bicycles with spray cans and the transition from a rusty frame to a

wall was short. A passion for comic books, especially 'Mickey Mouse' and 'Il Giornalino', prompted

me to try copying their drawings and in Disney and Jacovitti I found myself right away. I felt them

part of me and my style that was forming. The simplicity of the stroke and the sharp colors

stimulated me to create my own characters. Of course my generation was influenced by the

cartoons of the 1990s too and I cannot forget the characters of Andrea Pazienza! From then on I

never stopped drawing, I wanted to be an artist, I wanted to paint on walls, I wanted to go into

people's homes and I dreamed that all over the world there was a part of me.

My dream of being a painter led me to open, in 2008, a small art studio in Scandicci, where I did

graphics, decorations, art copies and graffiti, but after not even three years the crisis forced me to

close.

For a few years I was also the owner of the family business and this allowed me to survive and

cultivate my passion, so that I carved out, inside the company's shed, a small space, a sort of

studio, where I was able to continue painting, thus carrying on my art and finding, little by little,

my style that was making its way, from painting to painting, from exhibition to exhibition, over the

territory: the "harmonic kaos" and the concept of 'skimmare' were coming to life. A few years

passed and in 2018 I was able to open a new studio, much bigger and cozy, still in my suburb, still

in the chaos of factories, but with some greenery.

In these fifteen years of studio, graffiti and exhibitions, I have the satisfaction of thinking that the

teenage dream of entering, with my art, into people's homes and around the world is coming true.

From the Florentine suburbs to New York's 5PTZ and from city bars to solo exhibitions in historic

buildings, passing through collaborations with cultural and social associations, where I have

worked with people with physical and mental disabilities, to the education of children through

spray cans, I have seen all kinds of colors… and that's what we are talking about, the colors that

animate my paintings, so much that it has given birth to what has become my motto: "In Color We

Trust." A motto that was born a few years ago when, looking at the back of a dollar bill, I read the

words "IN GOD WE TRUST" placed between the pyramid and the American eagle and thought how

important colors were, so much so that I adored them.

Color, as well as my forms, is what gave birth to Harmonic Kaos, it is my style, you could say from

the beginning, it has slowly defined itself and evolved, more and more, during my research. The

intricacy of lines drawn in pencil, marker or spray generates kaos, while color creates harmony and

makes everything homogeneous and harmonious. In my works I try to get the viewer lost among

the thousands of shapes that are created, going to hide details or messages, while the whole thing

moves, shifts or appears, as if by magic, in a kind of dream, a dreamlike adventure to other

planets, to the moon.

I am very attached to the moon, you can find it in almost all my works, it has always fascinated

me, it calls me and it has a crazy shape, especially when it is not full; it seems to be missing

something and I try to fill that something with shapes to bring back the balance and there I go to

create, for example, the harmonic nocturnal kaos, with the prevalence of black color. In my

paintings there is no natural light, each form has its own light that wants to emerge and be seen,

and the forms I put, even if it doesn't look like it, are precisely inserted as the result of my

constant research. The search in creating my harmonic kaos is endless, a style that has made me

recognizable, both on walls and canvases; it is my kaos, it is my harmony, it is my sign… it is my

life.

Skim